Quanto a lungo va accarezzata un’idea prima di realizzarla – prima di liberarla da carezze che lasciano solchi?
Mia madre dice che i progetti vanno prima contemplati, osservati, visualizzati con il terzo occhio. Vanno amati e covati – come una lunga gestazione.
Io, memore dell’esperienza di Monet e del suo tentativo fallimentare di rendere perfetto qualcosa che andava già bene e quindi, inevitabilmente, rovinarlo – ho deciso di interrompere questa estenuante gestazione (forse più condizionata dalla paura di fallire che dall’ansia di perfezionare) e di liberare la mia idea.
Nora Ephron sosteneva che “Everything is copy”. Secondo il figlio, la traduzione intralinguistica di questa frase è “take notes” – un invito a prestare attenzione, ad “allarmarsi” e non “armarsi”, come suggeriva Enzo Cucchi, che si armava sì, ma di code – antenne primordiali che lo aiutavano a cogliere le cose, le emozioni, e poi ad accendersi.
“Everything is copy” è un credo più che un motto, che ha portato Ephron a scrivere di qualunque cosa, dalla più personale alla più mondana. Perché tutto è ispirazione, quindi tutto è materiale.
E in effetti, se è vero che il mondo è nostra rappresentazione, è vero anche che è proprio da quel mondo che noi prendiamo la materia che ha plasmato e plasmerà le nostre esperienze, le nostre storie.
In fin dei conti è un cerchio – siamo noi a creare ciò che rappresentiamo, ed è ciò che rappresentiamo, mutando attraverso l’unicità di ogni esperienza, che continua a ispirarci nelle azioni e nelle creazioni.

Copyeverything è invece un cane che si morde due code – fiuta materiale, lo confuta, lo contraddice. Non in maniera ideologica, ma profondamente critica – e poi lo restituisce. Non come replica per generare storie simili, ma come materia nuova, che possa aprire a dibattiti altri, perché illuminato da luce altra.
L’obiettivo è quello di non dare per scontato giusto e sbagliato – non per provocazione, ma per una necessità di complessità, fuori dai confini della narrazione dominante e approssimativa.
Contro le idee illiberali imposte – libero la mia.
Ogni settimana un punto di vista laterale su notizie, opinioni e narrazioni assolute – per chi è disposto a mettere in discussione le proprie idee e non cerca conferme.

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